venerdì 18 luglio 2008

Terzo sopraluogo pro-party

Eh già...noi della Wazzafaind Corporation non ci stanchiamo mai di cercare e cercare ancora.


Abbiamo questo chiodo fisso di organizzare un mega-party in stile, ma sembra che ogni luogo da noi scovato abbia un problema che impedisca di realizzare il sogno.

L'altro ieri Sabba e Tia si sono avventurati nell'entroterra Comasco per sopraluogare un edificio che sembrava consono. A parte gli asini che vi pascolavano attorno il luogo prometteva bene, sopratutto per la sua lontananza relativa e la facilità d'accesso.
Purtroppo un'informatore segreto ci ha detto che ora il posto è passato sotto mani private e qiuindi molto, molto controllato...cazzo! Un'altro buco nell'acqua, o un mezzo buco!

I Membri comunque non hanno intenzione di mollare e continueranno a cercare!








lunedì 14 luglio 2008

Highway to Hell: Torino!

Era praticamente una sorta di piccola tradizione: i membri della Wazzafaind Corporation, o almeno alcuni di essi, una volta all'anno si recano in pellegrinaggio nella città di Torino per pregare a mani giunte gli dei della musica nell'anfiteatro sacro del Traffic Festival.
Anche quest'anno avrebbe dovuto essere così, ma il Dio pagano della pioggia e della disorganizazzione autostradale ha messo letteralmente "i bastoni tra le ruote" dei Membri.

Sabato mattina un rapido giro di telefonate e script su MSN organizza la spedizione. Rebel Hair Tia, Sabba e Scarlett, con in aggiunta la Graziosa Alice, in libertà vigilata, era la formazione d'attacco che avrebbe dovuto portare il verbo della Wazza sotto il palco di Afterhours, Patti Smith e sopratutto sulla dancehall del DJ Set di Hercules & Love Affairs. PArtenza prevista per le 20.30 appena Scarlett abbandonati i panni da Mitch Buchannon del lussuoso "Villa d'Este" fosse stato pronto per salire in macchina e partire.
Partenza, ma alle 20.45 il borbottio degli stomaci vuoti dei 4 sovrasta le note dei Justice nello stereo: sosta autogrill per un Apollo ed una rustichella...

Il cielo a quel punto si era già ingrigito, anzi direi annerito, il vento si faceva sempre più forte e la luce calava. La tangenziale era libera e scorrevole. -4 km allo svincolo per Torino, -3 -2 -1...lo svincolo è chiuso! Cazzo!
"Abbiamo seguito i minuscoloi cartelli di deviazione, siamo usciti e rientrati dall'autostrada, ci siamo ritrovati nell'alto milnese, poi di nuovo in tangenziale ed ancora nello stesso punto da cui eravamo partiti. Sembrava un labirinto d'asfalto!"
Mentre i Membri cercavano invano di trovare il pertugio che li immettesse sulla A4 in direzione Torino un tuono a decibel maggiorati sconvolse la terra. Subito una pioggia torrenziale, monsonica, iniziò a cadere per poi lasciare spazio a grandine di dimensioni testicolari. Le vetture in tangenziale si sono bloccate tutte sotto un cavalcavia, le Wazzamobile era per metà coperta e per metà alla mercè dei meteoriti di ghiaccio...al suo interno la tensione saliva.

Superata la grandinata i Membri riuscivano a ripartire ed a trovare nuove indicazioni di deviazione in direzione Torino-Autostrade.
Statale in direzione di Magenta/Novara. Strade allagate, semafori indecifrabili, uomini in bicicletta incuranti della tempesta e del traffico incazzato come una biscia che tentava di appiattirli al suolo solo per il gusto di mischiare il rosso del sangue al nero dell'acqua mefitica che cadeva dal cielo.
"Stavo guidando con relativa tranquillità quando ad un tratto scorgo un uomo con giubbotto luminoso e du pezzi di qualcosa in mano. Segnalava di passare alla sua sinistra. Rallento poco e faccio male. Ho cercato di investire lui e sopratutto l'albero caduto in mezzo alla strada alle sue spalle. Evitati entrambi per un soffio. Sono un ottimo pilota".

Finalmente, dopo 44km di statale, i Membri hanno avvistato l'eltrata dell'autostrada. I semafori al casello erano tutti verdi, nessun cartello di blocco. Sembrava tutto normale ed i morali all'interno dell'appannato abitacolo si stavano risollevando...erano le 22.47!
Seconda, terza, quarta, quinta...i giri del motore salivano, l'autostrada era deserta, completamente deserta, troppo deserta. 1,3km ed ecco il motivo: una gru larga quanto due corsie era piazzata nel centro e con calma stava rimuovendo cementizi guardrails.
A quella vista il piede in automatico è passato dall'acceleratore al freno. Tia e Sabba scendono e si recano dagli operai che li accolgono con un cordiale: " E voi che cazzo ci fate qui?!"
"Siamo entrati dal casello, guardate che è tutto aperto, nessuno che avverte che state lavorando"
"Impossibile c'è quello col furgone che blocca tutto...o se n'è già andato?"
"Non c'è nessuno noi siamo entrati tranquillamente. Mo come facciamo ad uscire?"
"Basta che tornate indietro!"
"In contromano in autostrada??!! Il casello è aperto, siamo mica scemi, se arrivano macchine siamo morti"
"Ma và è tutto chiuso, anche noi usciamo contromano....occristooo!"
L'imprecazine finale era riferita alle 30/40 vetture che in quel momento comparivano all'orizzonte e che velocemente si avvicinavano.
Tutti fermi. Nervosismo. Gli operai incazzati perchè nessuno aveva chiuso la strada che se ne lavano le mani al suon di "noi non lavoriamo per le Autostrade", gli automobilisti incazzati perchè -IN ITALIA NON FUNZIONA MAI UNA SEGA!- e tra tutto ciò la Wazza che rideva e si faceva fotografie...mai farsi il sangue amaro se ci si può ridere sopra.
Passato del tempo sono arrivati alcuni capoccia dell'autostrada,riconoscibili dal completo riflettente, dicendo che era tutto bloccarto da Milano a Novara, che le auto non avrebbero dovuto trovarsi li (ma va!!!) e che bisognava trovare una soluzione.
Urla, stepiti e quasi un'ora dopo arriva un furgone con un pannello luminoso alle spalle: SAFETY CAR.
Viene spostata di lato al gru e tutte le macchine si mettono in fila dietro alla safety car. Sabba alla guida si sentiva in F1 ed ha iniziato a zigzagare per tenere le gomme calde.
"Ci hanno fatto percorrere alcuni km in regime di safety car, anche se i coglioni che superavano e che hanno tirato dritto per non so quale direzione visto che l'autostrada era chiusa certo non sono mancati. Comunque usciamo alla prima uscita. Eravamo tutti davvero demoralizzati e tristi. L'orologio segnva le 00.24. Avremmo dovuto raggiungere Torino su una statale almeno 2ore30 di viaggio. Ci siamo guardati in faccia e con le "con le facce tese tutti incazzati neri e con le pive nel sacco" (citazione: Chi indovina da cosa vince un Wazzaregalo!!!) siamo tornati a casa di Sabba a farci un piatto di pasta ed ha finire le 6 birre che avevamo in serbo per la serata. Già, questa è la fine più merdosa che avreste potuto aspettarvi...ah no all'uscita di Lomazzo, Sabba ha tentato di rifare la finacata della macchina su un guardrail"...FINE!

mercoledì 25 giugno 2008

DISAGIO racconta USE WATER NOT HANDS

Ormai eravamo tutti carichi da settimane, in spasmodica attesa cha arrivasse il giorno.
La sveglia suona a ricordarti di un altro week-end passato in cui forse avresti potuto controllarti un po’, ed è domenica mattina.
Una lavata alla faccia, ai denti, qualche minuto per capire di essere svegli e arriva la telefonata di Scarlett; ci si trova un ora prima per preparare qualche gavettone e poi si parte, naturalmente in ritardo, alla volta di Como.
Attimi frenetici, qualche palloncino che non resiste ed esplode nello zaino, nessun parcheggio intorno alle mura, e ci si divide.
Io e Swissman ci appostiamo a Porta Torre con la squadra “Disagio”, Gio e Carlo vanno a presidiare Piazza Volta per accogliere i componenti di “Droga e Kebab”.
Qualche minuto ancora d’attesa ed ecco che appaiono i primi partecipanti: il Catta con una borsa zeppa di gavettoni e un fucile tra le mani ci racconta come fosse nei dintorni da ormai più di venti minuti per preparare le tattiche di guerra.
Poi ecco altri irriducibili, Sandra, Giangi ed Ema con tanto di cuffia e occhialini.
Ci si affretta a riempire di acqua tutto ciò che potrebbe essere lanciato contro l’altra squadra, qualche gavettone ancora e qualche bottiglia.
Arrivano gli ultimi componenti tra cui Wazzabobbe accompagnato da una birra che ci aiuta nella calura domenicale.
L’adrenalina sale e si ha voglia di partire per conquistare il centro; da Piazza Volta arrivano telefonate di coordinamento, loro sono pronti.
La squadra Disagio intanto non riesce a trattenersi e inizia una guerra fratricida sotto la torre. Tempo pochi minuti poi ci si calma….bisogna risparmiare le munizioni.
Foto di gruppo e ci si dirige verso via Diaz, designata come luogo del primo scontro.
La squadra Disagio è carica, ma goliardica e più che soldati, sembriamo un gruppo di turisti sbronzi.
Così, mentre percorriamo cantando le vie del centro cadiamo in un agguato nei pressi della Biblioteca.
Una breve ritirata e la vera battaglia si svolge davanti al bar Diaz, sotto lo sguardo vigile e un po’ confuso della moglie di Maurizio, il barista, appunto.
Dura poco, ma è devastante, i feriti si contano a decine quando una bomba a forma di catino piove da una finestra lì vicino, e ci prende in pieno.
Ora siamo in guerra contro tutta la città.
Ci si da mezz’ora per riorganizzarsi, noi della Disagio andiamo a casa di per preparare un altro ciclo di gavettoni e usciamo pronti a un nuovo scontro.
Questa volta il teatro di guerra è dietro il Duomo, nei pressi del sociale.
I componenti di “Droga e Kebab” tentano un'altra imboscata che viene però da noi sventata. Fradici ci spostiamo presso Piazza del Duomo dove Catta non resiste e inizia a coinvolgere civili inermi.

Ci sparpagliamo, luogo di ritrovo per il terzo attacco è il Tempio.
Le squadre si scompongono e perdono senso; si fondano piccoli gruppi di guerriglia.
Intercettiamo ad un certo punto Giangi ed Ema con secchi pieni e nuovi gavettoni.
Ci organizziamo con i due, Sandra e Mirco per un agguato.
Seguiamo la colonna degli altri componenti, ormai fusi in un'unica squadra, per mezza città.
Ci appostiamo dietro qualche albero, colpiti da qualche sguardo dubbioso di alcuni passanti, qualche secondo d’attesa e parte l’ultimo attacco. Li sorprendiamo da dietro.
Attimi di concitazione.

Qualche civile viene coinvolto, e non tutti la prendono proprio bene.
Qualcuno che finisce a passeggiare in una fontana, qualche altra bottiglia rovesciata e le bestemmie di un uomo che si preoccupa della sua bambina colpita, sono le ultime immagini della giornata.
Ci si dirige fradici verso le macchine, stanchi, divertiti e convinti che tutto ciò debba ripetersi al più presto!


"Mattia Rebel Hair"

giovedì 19 giugno 2008

Una Tata, un mobile e gionocchia che scrichiolano per 400km. (PARTE 2)

Ci eravamo lasciati in quel topico momento in cui i due Membri più Carlo Portoghese avevano capito che Il Mobile non sarebbe mai entrato, se non dopo estenuanti fatiche, all'interno della Swissmachine, nonostante essa si estrazione indiana: TATA SAFARI!

Al primo tentativo Il Mobile viene inserito per via orizzontale, appoggiato sui sedili posteriori semi ribaltati. CI sta!! Il problema è che quella macchina dovrà percorrere 400km, da Siena a Como, con 4 persone a bordo e in quella conformazione Il Mobile non lascia posto ai due passeggeri posteriori...a meno che essi non siano disposti a viaggiare per tutto il tempo in posizione fetale schiacciati tra Il Mobile e il tetto della Tata.

Si ripiega, si estrae Il Mobile e si ritenta...un paio di volte. Nessuna soluzione possibile.
Poi un colpo di genio...un Membro trova la manigliola che ribalta completamente i sedili...Bingo!
Ma anche così Il Mobile non sembra avere un futuro sulla Tata. Il Carlo Portoghese decide che è ora di usare la Forza: "Inseriamolo in obliquo e poi lo mettiamo in verticale quando è dentro, in modo da evitare il ribassamento del portellone posteriore"... Geniale! Il Mobile ci passa al pelo, il tetto si inarca un po' e in regalo riceve una strisciata nel polistirolo, nessuno sfregio, solo un segno pronuniciato che col tempo si riassorbirà...come una ferida d'amore.
Il Mobile ci sta. Si carica la macchina, ma è troppo piena, in 4 non ci si sta...altro colpo di Genio...Tia:"Apriamo il mobile e riempiamolo con le valige". Tutto dentro...tutto ci sta!

Ripuliamo completamente la casetta del Carlo Portoghese, mangiamo panino con porchetta e gelato in mezzo "al Campo" aspettando l'ora X. Andiamo a riprendere Swissman, che in tutto questo tempo se ne stava placidamente seduto a studiare come trovare la prostata dei Membri nel futuro avvenire.
Carichiamo l'ultima valigia...e poi si parte.
FORMAZIONE AD "L": Swissman alla guida, Carlo Portoghese sul posto del morto, WazzaSabba nelle retrovie e Tia alle spalle di WazzaSabba sul predellino del baule definito, con esagerazione di comodità, il sesto posto della Tata! Un loculo di 2cm quadrati rimpicciolito dalla presenza molesta del Mobile.
Si percorrono 200km, sosta autogrill e cambio di posto per Sabba e Tia, quest'ultimo quando emerge dal baule emana due fortissimi scricchiolii dalle ginocchia...una sorta di grido di liberazione da parte delle martoriate articolazioni e la stessa cosa, amplificata a causa della maggiore altezza di questo, sarà anche per Sabba al tanto agognato arrivo nelle terre comasche!

P.s. Saluti da Sabba che ha scritto tutto ciò, in particolare questa seconda parte...dopo aver dormito in macchina davanti ad un cimitero del Trentino!

martedì 17 giugno 2008

Una Tata, un mobile e ginocchia che scricchiolano per 400km (Parte 1)

Tornati dalla breve trasferta a Siena tre dei membri Wazza hanno molto da raccontare.

Giovedì scorso due Membri sono saliti su un pullmann targato toscana per recarsi, con un comodo viaggio di 5 ore funestato dalla pioggia e dai Peana innalzati senza l'approvazione del conducente, nelle terre Senesi. Obbiettivo: studiare ed effettuare il trasloco del Carlo Portoghese!
Terminato il viaggio e raggiunto l'appartamento da svuotare i due Membri si appolaiano sul tavolo della cucina con la chiara intenzione di non muoversi da li...solo la fame li spinge ad alzarsi attorno alle 21. Poche rampe di scale portano alla rosticceria cinese all'angolo: riso alla cantonese, pollo bambù e funghi, insalata di Tofu, nuvolette di granchio ed involtini primavera annunciano sessioni di svuotamento non proprio facili...
Con il calar della notte torna anche la voglia di metter piede all'esterno. Il "Campo" offre un simpatico siparietto messo in scena dagli ultrà della Mens Sana per la vittoria del Campionato Italiano...si ricongiunge anche il terzo Membro: Swissman! La serata è loffia e si decide in un birra, mutande e "chi vuol essere milionario" fino alle 2 del mattino!

Secondo giorno: sveglia, colazione e biblioteca. Silenzio, libri che sfogliano, occhi che leggono...esami in preparazione...il tempo passa veloce.
Pausa pranzo: Kebap non molto buono, ma almeno leggero!
Il buon Swissman, proprietario della vettura che avrebbe dovuto riportare i Membri (più un mobile in plutonio-berilio) a casa nella serata di sabato si accorge di aver smarrito il libretto della macchina. Si cerca ovunque, in qualsiasi luogo ed anche in più regioni contemporaneamente, ma noiente...il libretto non c'è. Si denuncia!
Incuranti del pericolo i Membri tornano al loro studio.

Ore 17.00: dring dring...suona la sveglia del cellulare. Gli occhi si alzazno dai libri...tutti fermi, direzione obbligatoria supermercato. Una spesa equilibrata e mirata:
-birra cl. 66 x7
-uova x18
-prosciutto gr. 200 in una sola fetta
-wurster x12
-zucchine x3
-patatine x4 misti(classiche e formaggiose)
-gassosa l.2

Ore 17.45: Si sale in casa...si preparano le vaschette con patate, in frigo le birre e tutto il resto.
Suona il campanello, entra il sig. Fra...la televisione si accende: Italia - Romania.
Ore 18.15...il campanello interrompe il continuum di insulti, bestemie e commenti pseudo-tattici coadiuvati dalle 3 birre che già giacciono vuote e silenziose sul tavolo...entre Swissman(come sempre in ritardo) con la benevolenza di due Peroni piene...il televisore reclama attenzione.
Fine primo tempo: Sabba e Swissman approfittano della pausa per tuffarsi sotto la pioggia e rifornire la casa di patonze(già che ci si è una birra in più non fa male).
La partita finisce. Iniziano i commenti e le liti verbali...si inizia a preparare il mega frittatone post partita condito di wurster alla senese(bolliti e scolati).
Nottata gelatosa e birrosa in centro...poi nanna.

Sabato, the last day!
Mattina: un casino inenarrabile per coordinarsi nei movimenti del trascloco...si circumnaviga in macchina Siena almeno 4 volte...poi si rientra in casa e si inizia l'epopea del Mobile in Plutonio-Berilio(MPB). Lo si trasporta a mano attraverso tutto il centro storico di Siena, i passanti ridono e i Membri si infighiscono davanti alle giovani USA...si arriva alla macchina.
Uno sguardo alla macchina uno al MPB e subito si capisce che sarà una lotta davvero dura....

lunedì 9 giugno 2008

Pugliese: Tutto torna su prima o poi!

Dov'è stata la Wazzafaind Corporation tra il 28 febbraio ed ora? In quanti ve lo sieti chiesti? Probabilmente in pochi perchè se siete qui a leggere con ogni probabilità avete passato almeno un po' di tempo affiancati, anche a vostra insaputa, da un membro della Corporation.

Ma se per puro caso non ne sapete nulla eccovi un piccolo resoconto.
Gli uomini della Wazza hanno deciso di sedersi a tavolino e di progettare alcune delle più stupide azioni che possano venire in mente a 5, ma ormai quasi 8 giovani maschi euroglobali.
Hanno presenziato ad alcune feste, concereti, aperitivi, DJ Set, partite di pelota basca e corse selvagge sotto la pioggia; sono stati ore ed ore chinati sopra un libro, a svicolare tra i tavoli compiendo equilibrismi culinari, davanti ad un computer raccontando sfrecciate su due ruote oppure semplicemente immersi in una vasca di acqua calda attorniati da piccoli esseri del genere umano...insomma hanno vissuto giorno per giorno.

Sopratutto hanno creato una novità: USE WATER NOT HANDS:
"La" gavettonata del 22 giugno, quella che porterà all'arresto l'unico componente della Wazzafaind che può essere rintracciato da un qualsiasi organo giudiziario.
Noi sappiamo che quella domenica pomeriggio sucederà qualcosa di davvero incredibile, qualcos ache normalmente si vede in luoghi molto più eccentrici di quel paesone che ci ostiniamo a chimare città.
Lo scopo di Wazzafaind Corporation è proprio questo, creare novità, inventare e sopratutto coinvolgere...
Proprio per questo speriamo che tutti ci saranno, armati fino ai denti per combattere l'unica battaglia degna di questo nome, quella per l'asciuttezza dei propri indumenti.
Noi, insieme agli oltre 35 soldati del gavettone già arruolati, ci saremo!

ABBIAMO TROVATO IL LUOGO:
Questo dovrebbe essere un segreto, anzi lo è ancora, ma posso anticiparvi che dopo aver toccato il fondo, esserci ritrovati seduti e demoralizzati accanto alle gomme di una macchina difficile da definire tale perchè avevamo perso ogni speranza di realizzare una tra le migliori feste in assoluto, dopo quella in maschera per i 7 anni di Sabba naturalmente.
Ammetto che avevamo trovato "IL" luogo perfetto, ma purtroppo qualcosa è andato storto e quel sogno è quasi svanito.
Una notte però abbiamo deciso di inerpicarci sui pendii di un monte estero e li, come un'apparizione madonnica, Sandra ci ha illuminato e ridato la speranza.
Niente è definitivo, niente è per sempre e sopratutto tutto ciò che scende prima poi torna su...anche l'alcool.

Rimanete sotto vento e cercate di captare le onde sonore emesse da Wazzafaind Corporation e di sicuro non rimarrete delusi....

giovedì 28 febbraio 2008

Pancarrè - Potenza di un thermos!

Orca loca che detonata!

Appena sentita la notizia sfilare nel veloce cavo ottico della mia ADSL ho immediatamente rilanciato il messaggio agli ultimi componenti Wazza rimasti nel territorio comasco: Boosta live @ Magazzini Generali...gratis!!!

Il verdetto è unanime: Esserci!
Il pre serata è un vero sballo. Io lo passo nella sala conferenze di un oratorio ad ascoltare uno psicologo che parla di "Sport come intervento edcativo"...fortunatamente alle 22.45 arriva a salvarmi il mio cavalliere sul suo cavallo azzurro: Carletto.

Che il cavallo fosse nero, completamente ammaccato, preoccupantemente rumoroso e sopratutto molto molto caldo non aveva, quella sera, molta importanza.

Salgo e guardandomi un po' intorno noto un thermos ed una coperta. Bah si sarà dato al campeggio...in realtà il thermos era colmo di Wazzalicious (cocktail wazzico autoprodotto su variante più autarchica del Cuba Libre).

La prima sosta è la dimora di Mattia...recuperato l'uomo dalla capigliatura imbarazzante, ci spostimao verso Como, per attendere che il buon Bobbe finisca di lavorare, ma a quel punto una telefonata ci precede: "Ragazzi già chiuso baracca e burattini...sono ai 5!!!"

Li ci attende con un cocktail in mano, noi non possiamo non fare altrettanto ed uno Iuter non ce lo toglie nessuno...il buon Vale compare sulla porta del locale, ordina un Tira-misù e viene convinto, infatti prima non era dell'idea, a seguire la Wazza in quel di Milano.

In macchina l'atmosfera è a di poco idiotica!
Altra sosta alla Costa per recuperare due gentili donzelle e farsi offrire un chupito, poi un'altra ancora in autogrill per benzina e per lasciare a Mattia il tempo di farsi beccare mentre allegramente sottrae furtivamente un pacchetto di Mentos ed uno di Polo!

La cartina ci guida attraverso il centro milanese, ma nonostante questo il buon Vale riesce a lasciare un ricordo indelebile della serata sulla portiera della macchina delle donzelle, semplicemente aprendo veementemente la sua porta...clank!

I Magazzini sono belli pieni...prima di entrare stappiamo una bottiglia di Vin Santo e festeggiamo il compleanno di Veronica...il tasso alcoolico sale non indifferentemente.

Dentro si balla davvero...Boosta ha davvero una grandde Playlist...tecnicamente, a quanto dice il fido Vale/DJ Ibba, non è un mostro, ma chi se ne fotte...fa ballare!

Ci si contorce come cani con la rabbia idrofobica...Carletto attacca un paio di volte con la Tecktonik e ne spiega davvero tanta a tutti quelli intorno. Dopo un'oretta Mattia si dilegua, a giudicare dalla parlata sbiascicante e dall'occhio di triglia è completamente andato.

Come i soliti coglioni che siamo facciamo un giro di telefonate: prima a Swissman, inesorabilmente svegliato la notte prima di un esame, infine cerchiamo l'internazionalità componendo il numero del Berlinese Minkio, nulla da fare i ponti internazionali non vanno!
Bobbe da prova di un'incredibile autocontrollo ormonale...e tutta la nostra stima si riversa a caterve su di lui!

Sono le 4.12...usciamo, ciacoliamo un po' poi tutti in macchina. Faccio in tempo a vedere le strette vie milanesi nelle quali ci siamo irrimediabilmente persi. Bobbe al mio fianco inizia a russare dopo 30" che siamo in macchina.

Io chino la testa...cazzo qui gira un po' tutto, meglio chiudere gli occhi...li apro...siamo feri in autogrill...chiusi...aperti....Carlo mi squote: "Sabba sei a casa"...pochi metri per aprire il cancelletto...pochi metri per arrivare alla porta, le scale, l'immane fatica di svestirsi.
Il letto.
Bzz...bzzz...bzzz...bzzz...12.36 di giovedì 28 febbraio, aspirina!