mercoledì 25 giugno 2008

DISAGIO racconta USE WATER NOT HANDS

Ormai eravamo tutti carichi da settimane, in spasmodica attesa cha arrivasse il giorno.
La sveglia suona a ricordarti di un altro week-end passato in cui forse avresti potuto controllarti un po’, ed è domenica mattina.
Una lavata alla faccia, ai denti, qualche minuto per capire di essere svegli e arriva la telefonata di Scarlett; ci si trova un ora prima per preparare qualche gavettone e poi si parte, naturalmente in ritardo, alla volta di Como.
Attimi frenetici, qualche palloncino che non resiste ed esplode nello zaino, nessun parcheggio intorno alle mura, e ci si divide.
Io e Swissman ci appostiamo a Porta Torre con la squadra “Disagio”, Gio e Carlo vanno a presidiare Piazza Volta per accogliere i componenti di “Droga e Kebab”.
Qualche minuto ancora d’attesa ed ecco che appaiono i primi partecipanti: il Catta con una borsa zeppa di gavettoni e un fucile tra le mani ci racconta come fosse nei dintorni da ormai più di venti minuti per preparare le tattiche di guerra.
Poi ecco altri irriducibili, Sandra, Giangi ed Ema con tanto di cuffia e occhialini.
Ci si affretta a riempire di acqua tutto ciò che potrebbe essere lanciato contro l’altra squadra, qualche gavettone ancora e qualche bottiglia.
Arrivano gli ultimi componenti tra cui Wazzabobbe accompagnato da una birra che ci aiuta nella calura domenicale.
L’adrenalina sale e si ha voglia di partire per conquistare il centro; da Piazza Volta arrivano telefonate di coordinamento, loro sono pronti.
La squadra Disagio intanto non riesce a trattenersi e inizia una guerra fratricida sotto la torre. Tempo pochi minuti poi ci si calma….bisogna risparmiare le munizioni.
Foto di gruppo e ci si dirige verso via Diaz, designata come luogo del primo scontro.
La squadra Disagio è carica, ma goliardica e più che soldati, sembriamo un gruppo di turisti sbronzi.
Così, mentre percorriamo cantando le vie del centro cadiamo in un agguato nei pressi della Biblioteca.
Una breve ritirata e la vera battaglia si svolge davanti al bar Diaz, sotto lo sguardo vigile e un po’ confuso della moglie di Maurizio, il barista, appunto.
Dura poco, ma è devastante, i feriti si contano a decine quando una bomba a forma di catino piove da una finestra lì vicino, e ci prende in pieno.
Ora siamo in guerra contro tutta la città.
Ci si da mezz’ora per riorganizzarsi, noi della Disagio andiamo a casa di per preparare un altro ciclo di gavettoni e usciamo pronti a un nuovo scontro.
Questa volta il teatro di guerra è dietro il Duomo, nei pressi del sociale.
I componenti di “Droga e Kebab” tentano un'altra imboscata che viene però da noi sventata. Fradici ci spostiamo presso Piazza del Duomo dove Catta non resiste e inizia a coinvolgere civili inermi.

Ci sparpagliamo, luogo di ritrovo per il terzo attacco è il Tempio.
Le squadre si scompongono e perdono senso; si fondano piccoli gruppi di guerriglia.
Intercettiamo ad un certo punto Giangi ed Ema con secchi pieni e nuovi gavettoni.
Ci organizziamo con i due, Sandra e Mirco per un agguato.
Seguiamo la colonna degli altri componenti, ormai fusi in un'unica squadra, per mezza città.
Ci appostiamo dietro qualche albero, colpiti da qualche sguardo dubbioso di alcuni passanti, qualche secondo d’attesa e parte l’ultimo attacco. Li sorprendiamo da dietro.
Attimi di concitazione.

Qualche civile viene coinvolto, e non tutti la prendono proprio bene.
Qualcuno che finisce a passeggiare in una fontana, qualche altra bottiglia rovesciata e le bestemmie di un uomo che si preoccupa della sua bambina colpita, sono le ultime immagini della giornata.
Ci si dirige fradici verso le macchine, stanchi, divertiti e convinti che tutto ciò debba ripetersi al più presto!


"Mattia Rebel Hair"

giovedì 19 giugno 2008

Una Tata, un mobile e gionocchia che scrichiolano per 400km. (PARTE 2)

Ci eravamo lasciati in quel topico momento in cui i due Membri più Carlo Portoghese avevano capito che Il Mobile non sarebbe mai entrato, se non dopo estenuanti fatiche, all'interno della Swissmachine, nonostante essa si estrazione indiana: TATA SAFARI!

Al primo tentativo Il Mobile viene inserito per via orizzontale, appoggiato sui sedili posteriori semi ribaltati. CI sta!! Il problema è che quella macchina dovrà percorrere 400km, da Siena a Como, con 4 persone a bordo e in quella conformazione Il Mobile non lascia posto ai due passeggeri posteriori...a meno che essi non siano disposti a viaggiare per tutto il tempo in posizione fetale schiacciati tra Il Mobile e il tetto della Tata.

Si ripiega, si estrae Il Mobile e si ritenta...un paio di volte. Nessuna soluzione possibile.
Poi un colpo di genio...un Membro trova la manigliola che ribalta completamente i sedili...Bingo!
Ma anche così Il Mobile non sembra avere un futuro sulla Tata. Il Carlo Portoghese decide che è ora di usare la Forza: "Inseriamolo in obliquo e poi lo mettiamo in verticale quando è dentro, in modo da evitare il ribassamento del portellone posteriore"... Geniale! Il Mobile ci passa al pelo, il tetto si inarca un po' e in regalo riceve una strisciata nel polistirolo, nessuno sfregio, solo un segno pronuniciato che col tempo si riassorbirà...come una ferida d'amore.
Il Mobile ci sta. Si carica la macchina, ma è troppo piena, in 4 non ci si sta...altro colpo di Genio...Tia:"Apriamo il mobile e riempiamolo con le valige". Tutto dentro...tutto ci sta!

Ripuliamo completamente la casetta del Carlo Portoghese, mangiamo panino con porchetta e gelato in mezzo "al Campo" aspettando l'ora X. Andiamo a riprendere Swissman, che in tutto questo tempo se ne stava placidamente seduto a studiare come trovare la prostata dei Membri nel futuro avvenire.
Carichiamo l'ultima valigia...e poi si parte.
FORMAZIONE AD "L": Swissman alla guida, Carlo Portoghese sul posto del morto, WazzaSabba nelle retrovie e Tia alle spalle di WazzaSabba sul predellino del baule definito, con esagerazione di comodità, il sesto posto della Tata! Un loculo di 2cm quadrati rimpicciolito dalla presenza molesta del Mobile.
Si percorrono 200km, sosta autogrill e cambio di posto per Sabba e Tia, quest'ultimo quando emerge dal baule emana due fortissimi scricchiolii dalle ginocchia...una sorta di grido di liberazione da parte delle martoriate articolazioni e la stessa cosa, amplificata a causa della maggiore altezza di questo, sarà anche per Sabba al tanto agognato arrivo nelle terre comasche!

P.s. Saluti da Sabba che ha scritto tutto ciò, in particolare questa seconda parte...dopo aver dormito in macchina davanti ad un cimitero del Trentino!

martedì 17 giugno 2008

Una Tata, un mobile e ginocchia che scricchiolano per 400km (Parte 1)

Tornati dalla breve trasferta a Siena tre dei membri Wazza hanno molto da raccontare.

Giovedì scorso due Membri sono saliti su un pullmann targato toscana per recarsi, con un comodo viaggio di 5 ore funestato dalla pioggia e dai Peana innalzati senza l'approvazione del conducente, nelle terre Senesi. Obbiettivo: studiare ed effettuare il trasloco del Carlo Portoghese!
Terminato il viaggio e raggiunto l'appartamento da svuotare i due Membri si appolaiano sul tavolo della cucina con la chiara intenzione di non muoversi da li...solo la fame li spinge ad alzarsi attorno alle 21. Poche rampe di scale portano alla rosticceria cinese all'angolo: riso alla cantonese, pollo bambù e funghi, insalata di Tofu, nuvolette di granchio ed involtini primavera annunciano sessioni di svuotamento non proprio facili...
Con il calar della notte torna anche la voglia di metter piede all'esterno. Il "Campo" offre un simpatico siparietto messo in scena dagli ultrà della Mens Sana per la vittoria del Campionato Italiano...si ricongiunge anche il terzo Membro: Swissman! La serata è loffia e si decide in un birra, mutande e "chi vuol essere milionario" fino alle 2 del mattino!

Secondo giorno: sveglia, colazione e biblioteca. Silenzio, libri che sfogliano, occhi che leggono...esami in preparazione...il tempo passa veloce.
Pausa pranzo: Kebap non molto buono, ma almeno leggero!
Il buon Swissman, proprietario della vettura che avrebbe dovuto riportare i Membri (più un mobile in plutonio-berilio) a casa nella serata di sabato si accorge di aver smarrito il libretto della macchina. Si cerca ovunque, in qualsiasi luogo ed anche in più regioni contemporaneamente, ma noiente...il libretto non c'è. Si denuncia!
Incuranti del pericolo i Membri tornano al loro studio.

Ore 17.00: dring dring...suona la sveglia del cellulare. Gli occhi si alzazno dai libri...tutti fermi, direzione obbligatoria supermercato. Una spesa equilibrata e mirata:
-birra cl. 66 x7
-uova x18
-prosciutto gr. 200 in una sola fetta
-wurster x12
-zucchine x3
-patatine x4 misti(classiche e formaggiose)
-gassosa l.2

Ore 17.45: Si sale in casa...si preparano le vaschette con patate, in frigo le birre e tutto il resto.
Suona il campanello, entra il sig. Fra...la televisione si accende: Italia - Romania.
Ore 18.15...il campanello interrompe il continuum di insulti, bestemie e commenti pseudo-tattici coadiuvati dalle 3 birre che già giacciono vuote e silenziose sul tavolo...entre Swissman(come sempre in ritardo) con la benevolenza di due Peroni piene...il televisore reclama attenzione.
Fine primo tempo: Sabba e Swissman approfittano della pausa per tuffarsi sotto la pioggia e rifornire la casa di patonze(già che ci si è una birra in più non fa male).
La partita finisce. Iniziano i commenti e le liti verbali...si inizia a preparare il mega frittatone post partita condito di wurster alla senese(bolliti e scolati).
Nottata gelatosa e birrosa in centro...poi nanna.

Sabato, the last day!
Mattina: un casino inenarrabile per coordinarsi nei movimenti del trascloco...si circumnaviga in macchina Siena almeno 4 volte...poi si rientra in casa e si inizia l'epopea del Mobile in Plutonio-Berilio(MPB). Lo si trasporta a mano attraverso tutto il centro storico di Siena, i passanti ridono e i Membri si infighiscono davanti alle giovani USA...si arriva alla macchina.
Uno sguardo alla macchina uno al MPB e subito si capisce che sarà una lotta davvero dura....

lunedì 9 giugno 2008

Pugliese: Tutto torna su prima o poi!

Dov'è stata la Wazzafaind Corporation tra il 28 febbraio ed ora? In quanti ve lo sieti chiesti? Probabilmente in pochi perchè se siete qui a leggere con ogni probabilità avete passato almeno un po' di tempo affiancati, anche a vostra insaputa, da un membro della Corporation.

Ma se per puro caso non ne sapete nulla eccovi un piccolo resoconto.
Gli uomini della Wazza hanno deciso di sedersi a tavolino e di progettare alcune delle più stupide azioni che possano venire in mente a 5, ma ormai quasi 8 giovani maschi euroglobali.
Hanno presenziato ad alcune feste, concereti, aperitivi, DJ Set, partite di pelota basca e corse selvagge sotto la pioggia; sono stati ore ed ore chinati sopra un libro, a svicolare tra i tavoli compiendo equilibrismi culinari, davanti ad un computer raccontando sfrecciate su due ruote oppure semplicemente immersi in una vasca di acqua calda attorniati da piccoli esseri del genere umano...insomma hanno vissuto giorno per giorno.

Sopratutto hanno creato una novità: USE WATER NOT HANDS:
"La" gavettonata del 22 giugno, quella che porterà all'arresto l'unico componente della Wazzafaind che può essere rintracciato da un qualsiasi organo giudiziario.
Noi sappiamo che quella domenica pomeriggio sucederà qualcosa di davvero incredibile, qualcos ache normalmente si vede in luoghi molto più eccentrici di quel paesone che ci ostiniamo a chimare città.
Lo scopo di Wazzafaind Corporation è proprio questo, creare novità, inventare e sopratutto coinvolgere...
Proprio per questo speriamo che tutti ci saranno, armati fino ai denti per combattere l'unica battaglia degna di questo nome, quella per l'asciuttezza dei propri indumenti.
Noi, insieme agli oltre 35 soldati del gavettone già arruolati, ci saremo!

ABBIAMO TROVATO IL LUOGO:
Questo dovrebbe essere un segreto, anzi lo è ancora, ma posso anticiparvi che dopo aver toccato il fondo, esserci ritrovati seduti e demoralizzati accanto alle gomme di una macchina difficile da definire tale perchè avevamo perso ogni speranza di realizzare una tra le migliori feste in assoluto, dopo quella in maschera per i 7 anni di Sabba naturalmente.
Ammetto che avevamo trovato "IL" luogo perfetto, ma purtroppo qualcosa è andato storto e quel sogno è quasi svanito.
Una notte però abbiamo deciso di inerpicarci sui pendii di un monte estero e li, come un'apparizione madonnica, Sandra ci ha illuminato e ridato la speranza.
Niente è definitivo, niente è per sempre e sopratutto tutto ciò che scende prima poi torna su...anche l'alcool.

Rimanete sotto vento e cercate di captare le onde sonore emesse da Wazzafaind Corporation e di sicuro non rimarrete delusi....